Il ribes rosso è così chiamato per i frutti generalmente rossi, ma anche bianchi o giallastri a seconda della varietà. E’ una pianta a cespuglio che può arrivare a superare il metro e mezzo d’altezza e che quindi necessita di un tutore, a meno che non sia allevato a spalliera, lungo fili metallici ai quali si legano i rami più robusti che formano l’impalcatura della pianta. Da ciascun grappolino di fiori si sviluppano parecchi frutti (bacche), a polpa trasparente avvolti da una pellicola color rosso rubino, o giallastro o bianco. La polpa, che contiene vari semi, ha sapore acidulo perché è ricca di acido citrico (lo stesso del limone) e malico (quello delle mele), oltre ché di vitamina C e altre vitamine e minerali. I frutti si raccolgono in più riprese a partire dal mese di giugno.
Consigli di coltivazione
Si tratta di una pianta che ama il freddo: è consigliata solo sulle Alpi e sull’Alto Appennino. Nella buca di piantagione è bene mettere abbondante concime organico e minerale. Ogni anno bisogna ripetere la concimazione, meglio se in primavera, con un prodotto NPK 8.8.16. Il ribes può essere allevato a controspallina con palatura e filo di ferro, ponendo le piante a 2 m di distanza unadall’altra. In un frutteto familiare tuttavia, si può anche pensare a una siepe di divisione, per esempio fra il giardino e l’orto, e quindi con distanze più ridotte, oppure si può mantenere la pianta di ribes come esemplare isolato perché è un bell’arbusto decorativo sia quando fiorisce che quando fruttifica. Non richiede altre cure.
Da non dimenticare
Non ama molto i suoli argillosi, né le posizioni esposte al vento o troppo soleggiate. Preferisce terreni piuttosto sciolti e freschi in estate, nonché ben irrigati.